Recita conclusa
scuola secondaria di I grado e
scuola secondaria di II grado
Età consigliata: dagli 11 anni
Orari spettacolo in caso di doppia replica:
ore 9.30 e ore 11.00
Biglietti:
€ 6 per studenti scuola secondaria di I grado
€ 8 per studenti scuola secondaria di II grado
gratuito per docenti accompagnatori
Per info e prenotazioni:
Tel. 039 9080040
Cell. 342 5798316
Mail [email protected]
"L’hai capito che non è quel che sembra, la realtà? Non l’hai capito che è tutta un’illusione?"
Un cavaliere medievale, di più: un paladino di Carlo Magno, è lui il protagonista dello spettacolo. Non arriva in scena come un qualunque personaggio, lui precipita letteralmente dal cielo. Non è un paladino qualunque, è Astolfo d’Inghilterra: il più sorprendente, strano e pasticcione fra tutti i paladini di Carlo Magno. Precipita dal cielo perché da sempre lui viaggia su e giù dalla Luna: a lui il compito di riportare sulla Terra il senno di Orlando, che lo ha smarrito per amore della bella Angelica.
Nel suo eterno viaggiare gli è successo qualcosa di inatteso, un incontro speciale. Lassù sulla Luna, dove è conservato tutto ciò che sulla Terra viene perduto, incontra un gruppo di vecchietti vestiti con abiti antichi, impegnati – intorno a una grande tavola riccamente imbandita – a discutere. Sono loro ad accoglierlo e ad aprirlo ai misteri della conoscenza, tra ragione, follia, dubbi ed errori: chi sono questi anziani signori, lo scoprirà poco alla volta, con una serie di avventure e sorprese che lo porteranno a comprendere come è complicata e affascinante la strada della comprensione, della libertà di pensiero e della scienza.
Tra rime surreali, un po’ di scienza e molta patafisica, l’incontro tra uno dei magici protagonisti dell’Orlando Furioso e Galileo, Copernico, Keplero, Newton e gli altri grandi scienziati del passato, si trasforma in una giostra di sorprese e scoperte, che farà di Astolfo un autentico “messaggero delle stelle”, almeno quanto lo è stato Galileo Galilei con il suo Sidereus Nuncius e la sua vita piena di sorprese, fin dopo la morte.
Uno spettacolo brillante, per buona parte in rima, nel quale Francesco Niccolini e Flavio Albanese tornano alla storia della scienza dopo L’Universo è un materasso.
di
Francesco Niccolini
con
Flavio Albanese
regia
Marinella Anaclerio
assistente alla regia
Stella Addario
consulenza scientifica
Marco Giliberti
scene e grafica
Francesco Arrivo
video e animazioni
Giuseppe Magrone
costume
Simona De Castro
luci
Cristian Allegrini
foto
Laila Pozzo
coproduzione
Compagnia del Sole
Fondazione TRG
Accademia Perduta / Romagna Teatri
in collaborazione con
Ass. Cultura Comune di Gioia del Colle (BA)
con il patrocinio di
INAF - Istituto Nazionale di Astrofisica
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